Reddito Alimentare 2023: si parte e dura 3 anni

Reddito alimentare, lo scorso 26 maggio il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha finalmente firmato il decreto attuativo della misura (il n. 78 del 26 maggio 2023), ora al vaglio degli organi competenti. Lo rende noto lo stesso Ministero con un comunicato stampa del 30 maggio.

Fino a qualche giorno fa il reddito alimentare sembrava in stand by: adesso, il nuovo sostegno introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 (art. 1, commi 434 e 435) e rivolto a coloro che si trovano in situazioni di povertà assoluta si fa più concreto.

Ma vediamo meglio in cosa consiste il reddito alimentare.

Reddito alimentare 2023: come funziona?

Il reddito alimentare non è altro che una soluzione per distribuire gratuitamente pacchi realizzati coi prodotti invenduti della grande distribuzione alimentare (perché non idonei alla vendita a causa di confezioni rovinate o prossime alla scadenza) per aiutare le famiglie meno abbienti. Lo scopo che si propone, infatti, è duplice: aiutare chi si trova in condizione di povertà e, al contempo, limitare lo spreco di cibo.

Il progetto partirà in via sperimentale per tre anni presso alcuni comuni capoluogo di città metropolitana individuati in Conferenza Unificata e potrà contare sull’appoggio degli enti del terzo settore.

La legge di Bilancio prevedeva la possibilità di prenotare i pacchi tramite un’applicazione e di ritirarli presso un centro di distribuzione. Per le persone con problemi di mobilità, anziane o non autosufficienti dovrebbe essere prevista anche la possibilità di ricevere i viveri direttamente a domicilio.

Reddito alimentare 2023: quando arriva?

Con il decreto si definiscono le modalità attuative della misura, la platea dei beneficiari e come destinare le risorse finanziarie: 1,5 milioni di euro nel 2023 e 2 milioni annui dal 2024.

Il provvedimento, come detto, è ora sottoposto al controllo degli organi competenti ed entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione sul sito internet del Ministero – sezione Pubblicità legale. Della sua adozione verrà dato avviso sulla Gazzetta Ufficiale.

Seguirà un avviso pubblico non competitivo, a cura della Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale, utile alla presentazione dei progetti da parte dei suddetti comuni e alla definizione delle caratteristiche di sviluppo della applicazione funzionale al tracciamento dei beni, necessaria a permettere agli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa che donano l’invenduto l’accesso ai benefici previsti dalla legge sulle disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi.