Metalmeccanici, l’aumento in busta paga di 80 euro circa con decorrenza giugno 2023 sta per arrivare.
Due sono gli elementi che oramai costituiscono una certezza: il primo è la clausola contrattuale del rinnovo Federmeccanica-Assistal 2021 che assicura l’adeguamento dei minimi all’indice IPCA (inflazione depurata dal costo dei beni energetici), il secondo elemento di certezza è l’inflazione registrata a +7,6% su base annua anche nel mese di maggio 2023. Ma vediamo quando si potranno avere notizie più definite su questi soldi aggiuntivi in busta paga.
Partiamo col ricordare che secondo il rinnovo del CCNL 2021 ai lavoratori spettano 27 euro in più a partire da giugno 2023, al livello C3, salvo quanto verrà fuori dall’IPCA che sarà elaborato dall’ISTAT. A quel punto, c’è scritto nella clausola negoziale, le parti sociali (Federmeccanica-Assistal e Fim-Fiom-Uilm) si incontreranno per formalizzare l’aumento. Ma quale aumento?
Una volta conosciuti i dati IPCA – si legge nell’accordo Metalmeccanici Industria – le parti contrattuali si incontreranno «per definire la quota di TEM relativa alla dinamica dell’Ipca al netto degli energetici importati. Nel caso in cui l’importo all’adeguamento Ipca risultasse superiore agli importi degli incrementi retributivi complessivi di riferimento per ogni singolo anno […] i minimi tabellari saranno adeguati all’importo risultante».
Insomma all’appello mancano solo i dati IPCA. E quando escono? Secondo quanto si apprende direttamente dall’Istituto di Statistica l’uscita del comunicato dovrebbe esserci mercoledì 7 giugno 2023. E’ questa dunque la data che sarà utile ai lavoratori metalmeccanici per conoscere l’indice IPCA e quindi l’entità dell’aumento stipendiale di giugno, che secondo indiscrezioni dovvrebbe aggirarsi intorno agli 85 euro.