Assegno Unico 2023, c’è un modo per aumentare l’importo: lo suggerisce lo stesso INPS, con un SMS che sta arrivando sui cellulari dei beneficiari.
Non tutti i percettori della prestazione per i figli a carico riscuotono l’importo massimo al quale avrebbero diritto: qualcuno, infatti, si ferma alla soglia minima mensile, ossia 54 euro, nonostante potrebbe accedere a cifre superiori.
In questi giorni, ci sta pensando INPS ad avvertire i beneficiari della possibilità di aumentare l’importo dell’Assegno Unico. Vediamo come.
L’importo dell’Assegno Unico cambia a seconda di alcune variabili, tra cui il numero di figli a carico e l’indice ISEE. Più l’ISEE è basso, maggiore sarà l’importo mensile al quale la famiglia ha diritto. Con un ISEE fino a 16.215 mila euro, per esempio, si avrà diritto a un assegno mensile pari a 189 euro, importo che scende gradualmente fino ad arrivare al minimo mensile di 54 euro per chi ha un ISEE che supera i 43.240 euro.
Ma anche la famiglia che l’ISEE non lo presenta proprio ha diritto all’importo minimo dell’Assegno Unico, anche se magari la sua situazione economica reale le permetterebbe di accedere a una cifra ben più alta di 54 euro.
Per questo motivo, INPS sta inviando un SMS alle famiglie che non hanno presentato l’ISEE per invitarle a richiedere un nuovo indice aggiornato:
Per esempio, una famiglia con un ISEE pari a 15 mila euro avrebbe diritto a 189 euro mensili per il proprio figlio a carico, ma se non ha presentato l’ISEE ne riscuote solamente 54: una perdita pari a 135 euro, una vera e propria stangata.
Per questo motivo, se si ritiene di aver diritto a un importo maggiore rispetto a quello percepito è bene non ignorare questo messaggio dell’INPS e provvedere al più presto ad aggiornare il proprio ISEE. Se lo si fa entro il 30 giugno prossimo si avrà diritto anche agli arretrati.