Solo chi riscuoterà il Reddito di Cittadinanza il 15 giugno avrà diritto a percepire il sussidio fino dicembre 2023. Tra tutti i beneficiari del RdC di giugno che hanno tra i 18 e i 59 anni, infatti, solo quelli che riceveranno la prossima ricarica anticipata non hanno come data di scadenza della misura quella del 31 luglio.
Vediamo perché.
La riforma del Reddito di Cittadinanza ha limitato la riscossione nel 2023 a sole 7 mensilità, almeno per quelle famiglie in cui non ci sono soggetti disabili, over 60, minorenni o presi in carico dai servizi sociali (che il Governo ritiene inoccupabili).
Ciò significa che chi percepisce RdC già dall’anno scorso riceverà l’ultima ricarica il prossimo 27 luglio e dal 1° settembre potrà accedere al Supporto per la formazione e il lavoro solo se dimostra di essere attivamente alla ricerca di un impiego.
Tuttavia, chi riceverà il Reddito di Cittadinanza per la prima volta in assoluto il prossimo 15 giugno non ha lo stop segnato al 27 luglio. Questo perché per il soggetto in questione le 7 mensilità cominciano proprio ora e saranno quelle di:
L’unico modo per riscuotere RdC fino a dicembre pur non rientrando nelle famiglie suddette era dunque quello di presentare domanda entro il 31 maggio.
Al contrario, coloro che faranno domanda a giugno riscuoteranno RdC a partire da luglio e avranno quindi diritto solo a 6 mensilità; 5 mensilità se la fanno ad agosto, 4 se la fanno a settembre e così via: la data di erogazione massima, infatti, è comunque fissata al 31 dicembre 2023 (comma 5, art. 13 del DL Lavoro), anche se le 7 mensilità scadrebbero nel 2024.