Arretrati NoiPA: i docenti sono stati penalizzati rispetto agli altri lavoratori pubblici?
Nell’articolo pubblicato domenica scorsa, abbiamo visto come l’aumento effettivo, togliendo il taglio del cuneo fiscale, ammonti a pochi euro per i docenti della scuola.
Per un collaboratore scolastico, ci troviamo paradossalmente di fronte, a causa delle nuove modalità di tassazione, ad una perdita di qualche euro.
Abbiamo perciò deciso di confrontare gli stipendi del personale della scuola con uno stipendio di un assistente ministeriale.
Si è offerto a fornirci la busta paga Giorgio, un dipendente del Ministero della Cultura, area II ex F5.
Qualche nostro lettore ci ha fatto notare che i dipendenti del comparto ministeri avrebbero avuto compensi più elevati dai rinnovi contrattuali rispetto agli omologhi del comparto Scuola
Sarà vero?
L’unica cosa che possiamo fare è controllare un cedolino di aprile 2022 con quello di aprile 2023.
Da un controllo netto contro netto risulta un incremento stipendiale di soli 20 euro rispetto all’anno precedente.
Però, da un attento controllo del cedolino, risulta che il dipendente aveva, nel 2022, detrazioni per 58 euro per un figlio che nel 2023 non risultano.
Quindi, per rendere omogenea la comparazione, bisogna aggiungere 58 auro alla differenza dei 20 già calcolati e arriviamo ad un incremento annuale di 78 euro.
Dai 78 euro, però occorre togliere 47 euro circa di taglio del cuneo fiscale per cui l’incremento effettivo risulta di 21 euro.
A prima vista si direbbe di sì, circa 20 euro mensili in più.
Tuttavia un confronto non è possibile farlo in quanto i dipendenti dei ministeri, rispetto ai dipendenti della Scuola, non hanno scatti automatici di stipendio.
Inoltre le dinamiche stipendiali sono tali e complesse che spesso non è possibile fare confronti omogenei.