Dopo i funerali di Stato di Silvio Berlusconi che si terranno il 14 giugno a Milano, si osserveranno 7 giorni di lutto nazionale. Niente lavoro quindi per celebrare la scomparsa del 3 volte Presidente del Consiglio.
La decisione di proclamare il lutto nazionale per una durata così ‘insolita’ è stata presa da Camera e Senato hanno deciso di fermare le attività. Lo si apprende dalla versione on-line de Il Sole 24 Ore. Fermi dunque i lavori parlamentari di importanti atti legislativi che attendono la loro conversione in legge, come il Decreto Lavoro in discussione in questi giorni a Palazzo Madama. Ma chi riguarda esattamente questo stop?
Lo stop per 7 giorni riguarderà dunque i parlamentari e chi collabora alle attività di Camera e Senato. Non di certo i comuni lavoratori che per queste occasioni – il decesso dei familiari – possono contare sui permessi specifici per assentarsi da lavoro.
Il 14 giugno ci sarà invece la giornata di lutto nazionale in occasione dei funerali di Stato di Berlusconi.
La legge sul lutto nazionale del 1987, che non include gli ex Presidenti del Consiglio ma solo per coloro che sono in carica – evidente quindi che per Berlusconi è stata fatta un’eccezione – prevede che durante il giorno di lutto gli esponenti del governo sono obbligati a cancellare gli impegni pubblici mentre c’è la possibilità per i negozi di decidere di tenere abbassate le serrande per tutta la giornata.
Lo stop lungo di Camera e Senato è stato duramente criticato da giornali come Repubblica, che parla di una “iniziativa senza precedenti“ e sottolinea la novità istituzionale con queste parole: “si spengono i fari della politica, per l’estremo inchino al monarca di Arcore. Mai era successo prima, mai così”.
La scelta di fermarsi per 7 giorni si unisce alla decisione di proclamare il lutto nazionale, mai accaduto prima d’ora per un Presidente del Consiglio. Dure in proposito le parole dell’ex Ministra ed esponente PD Rosy Bindi, che su Rai Radio 1 dichiara: “I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna”.