Assegno al Nucleo Familiare 2023, ci saranno aumenti agli importi a partire da luglio 2023? E’ corretta l’informazione che sta circolando sul web in questi giorni?
Vediamo cosa dice Inps e tiriamo le somme, sottolineando quali sono gli importi reali.
Alcuni giorni fa Inps ha fatto sapere di aver rivalutato i redditi per l’applicazione dell’Assegno al nucleo familiare dell’8,1%. Si tratta di una operazione dovuta all’incremento del tasso di inflazione registrato negli ultimi mesi. La decorrenza è dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024.
Inps ha elaborato delle tabelle dove si evidenzia l’importo dell’ANF per ogni livello reddituale: per conoscere le tabelle con gli importi clicca qui.
La notizia non spinto molti blogger e portali web di arrivare a parlare di un aumento degli importi dell’ANF. Si tratta di un’informazione non corretta poichè gli importi degli Assegno sono identici a quelli del periodo 1° luglio 2022-30 giugno 2023.
Ciò che è cambiato è solo la base reddituale, che con la rivalutazione è più alta per ogni scaglione così da favorire chi ha un reddito più alto rispetto all’anno scorso e poter ricevere un importo ANF più alto. Dunque gli importi ANF sono sempre gli stessi, a variare però è la soglia reddituale.
Esempio se prima avevano diritto all’importo minimo di 52,91 euro (per 1 familiare a carico) coloro che avevano un reddito fino a 29.203,95 quest’anno la soglia per ottenere il minimo, per effetto della rivalutazione, è più alta: 31.569,47 euro. E così via.
Ricordiamo che gli ANF non spettano per i figli e per i nuclei orfanili in quanto ora sostituito con l’Assegno Unico. A percepire gli ANF sono esclusivamente i nuclei composti dai coniugi, dai fratelli, dalle sorelle, zii e nipoti.