Reddito di Cittadinanza, le ricariche anticipate sono partite puntuali nel primo pomeriggio di giovedì 15 giugno. Non per tutti però.
La platea dei beneficiari del RdC di metà mese già di per sé non è molto estesa: coinvolge solo chi attende la prima mensilità o gli arretrati. A questi, vanno sottratti coloro che non hanno superato i controlli INPS. Vediamo nel dettaglio.
Tra i vari controlli che INPS esegue per verificare che sussistano i requisiti per accedere al Reddito di Cittadinanza ci sono quelli di tipo reddituale, patrimoniale e familiare. Tali controlli dovrebbero esaurirsi in tempo per erogare la prima mensilità in data 15 (in questo caso, 15 giugno). Tuttavia, non sempre INPS riesce a rispettare le tempistiche.
Quando non ce la fa, sospende la domanda del Reddito di Cittadinanza finché non ha concluso gli accertamenti: ciò significa far slittare il pagamento alla tranche di accrediti successiva.
Lo sanno bene quei percettori che nelle scorse ore, al posto dei pollicioni verdi sul Fascicolo Previdenziale, hanno ricevuto questo avviso da parte di INPS:
In questo caso specifico, la domanda di RdC è sospesa per delle verifiche che INPS sta effettuando per controllare che l’ISEE presentato sia conforme al nucleo familiare dichiarato.
Come fa sapere l’Istituto, la situazione si dovrebbe sbloccare nei prossimi slot elaborativi nei quali viene controllato lo stato della DSU. L’unica cosa che rimane da fare, dunque, è attendere la prossima elaborazione.