Assegno Unico, INPS annuncia tagli e ricalcoli anche nel mese di giugno. Confermata, dunque, l’anticipazione di TuttoLavoro24.it.
Da marzo 2022 ad ora (cioè da quando l’Assegno Unico esiste) INPS potrebbe aver erogato ai percettori delle somme che in realtà non spettavano loro; viceversa, potrebbe non aver riconosciuto loro degli importi a cui avevano diritto. Tramite le operazioni di ricalcolo in corso da fine maggio, l’Istituto Previdenziale salda i conti erogando ciò che deve dare e recuperando ciò che deve avere.
Se il conguaglio a credito avviene con un bonifico che fa aumentare l’Assegno Unico per un mese, il conguaglio a debito viene recuperato a rate visto che nella maggior parte dei casi si tratta di cifre importanti. Rate che quindi decurtano l’importo mensile dell’Assegno Unico.
Più sono le rate e più saranno le mensilità che subiranno tagli. Se il recupero avviene, per esempio, in 5 rate, l’Assegno Unico sarà diminuito per 5 mesi: giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre.
Naturalmente, come detto, le variazioni non devono per forza essere in negativo: anche il percettore può essere in credito con INPS.
Le variazioni di importo andranno dunque avanti finché INPS non avrà recuperato l’intero ammontare. Lo conferma lo stesso Istituto con un SMS inviato ai percettori interessati:
Per capire come sono stati effettuati i ricalcoli dell’Assegno Unico e controllare che l’Istituto abbia trattenuto o erogato l’importo corretto, il beneficiario può accedere al nuovo pannello informativo.
Una prima conferma dell’operato, comunque, la si avrà con il pagamento dell’Assegno Unico di giugno: le disposizioni sono già partite, come annunciato da INPS nel messaggio.