Gli accrediti della disoccupazione agricola 2023 sono entrati nel vivo e proseguono senza sosta: ad avvisare il bracciante che la pratica è stata presa in carico e che il pagamento è stato disposto è lo stesso INPS.
In alcuni casi lo fa esclusivamente pubblicando la data di accredito sul Fascicolo Previdenziale dell’interessato, in altri casi invia anche un messaggio di conferma.
Gli accrediti della disoccupazione agricola si concentrano tra giugno e luglio e procedono in ordine cronologico rispetto alla data di invio della domanda: prima vengono accolte le istanze presentate a gennaio, poi quelle di febbraio e infine quelle di marzo. Eccezionalmente, quest’anno la priorità è stata data a quelle domande presentate dai braccianti agricoli residenti nelle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna, i quali hanno ricevuto l’accredito prima degli altri.
Più indietro, invece, sono rimaste alcune province di Campania, Sicilia e Puglia. Per fortuna, anche qui la situazione si sta lentamente sbloccando.
La conferma giunge proprio da un operaio agricolo della provincia di Salerno, che lo scorso lunedì 19 giugno ha ricevuto questo SMS sul suo cellulare:
Insomma, anche in quelle province in cui i pagamenti della disoccupazione agricola proseguono più lenti la situazione si sta pian piano sbloccando. Come in Calabria o in Puglia, per esempio, dove le segnalazioni di mancati accrediti non sono poche. In Puglia, in particolare, gli accrediti partiranno il 21 giugno.
Questa è la prova che l’Istituto Previdenziale sta procedendo con la presa in carico di tutte le domande, evadendo tutte le pratiche ancora in attesa di un esito. Per farlo, comunque, ha tempo fino al 24 luglio, quando scadranno i 115 giorni che INPS ha a disposizione per lavorare tutte le pratiche.