Colf e badanti, si è tenuto il 21 giugno il convegno: “Tutto regolare? Colf e badanti e babysitter in Italia”, organizzato da INPS e Nuova Collaborazione, per l’occasione è stato presentato il report 2023 curato dall’ Osservatorio INPS sul lavoro domestico.
Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, diverse personalità del mondo istituzionale. In particolare: Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Vincenzo Caridi, Direttore generale INPS; Chiara Gribaudo, vice presidente della Xl comm. Lavoro alla Camera dei Deputati; Walter Rizzetto, presidente XI comm. Lavoro alla Camera dei deputati; Alfredo Savia, Presidente Nuova Collaborazione.
Presente all’evento anche TuttoLavoro24.it
Durante il convegno è stato presentato il report 2023 sui rapporti di lavoro domestico e il Direttore Inps Vincenzo Caridi, ha evidenziato come gli Osservatori INPS costituiscano un punto di vista privilegiato per comprendere le dinamiche economiche e sociali del Paese.
“L’Osservatorio sul lavoro domestico in particolare pone in controluce il tema dell’inverno demografico. Il lento processo di invecchiamento demografico della popolazione e i cambiamenti nella struttura sociale hanno determinato un crescente bisogno di sostegno delle famiglie, rendendo il lavoro domestico regolare una componente stabile del mercato del lavoro italiano con circa 900 mila addetti. Il numero di addetti, più o meno stabile negli ultimi dieci anni, nasconde comunque un processo di cambiamento nelle tipologie di lavoro svolto (basti pensare al trend crescente di badanti rispetto a colf), nella composizione del paese di provenienza (cresce la componente dei lavoratori italiani) e nella struttura per età dei lavoratori (mediamente più anziani). La conoscenza e l’analisi approfondita dei dati ci consente quindi di consegnare alle Istituzioni e agli stakeholder un quadro di insieme per una programmazione mirata di interventi con l’obiettivo di disegnare policy tese al soddisfacimento delle esigenze mutevoli delle famiglie e all’incremento dell’occupazione regolare del lavoro domestico”.
Durante la fase conclusiva del suo intervento, il direttore ha lanciato un appello:
“…dobbiamo investire per il sostegno delle famiglie con le agevolazioni fiscali e contributive, ma dobbiamo anche investire sulla formazione per rendere questo tipo di lavoro sempre più specialistico, perché questo lavoro, se non è oggetto di forte formazione specialistica, potrà essere sostituito dai ROBOT”.
La formazione dei lavoratori domestici sembra dunque essere una necessità, oltre che una opportunità per questo settore.
Perché è importante la formazione per i lavoratori domestici? Attraverso la formazione, colf e badanti acquisiscono professionalità e competenze.
Spesso non si comprende il ruolo importante che rivestono i lavoratori domestici nello svolgere quotidianamente la loro mansione. Pensiamo ai badanti che assistono anziani, disabili, non autosufficienti, e si trovano a:
La formazione in questo caso è importante al fine di acquisire un’adeguata professionalità, e rappresenta anche un “aiuto”, “supporto” per il lavoratore domestico, perché viene messo nella condizione di ricevere le giuste informazioni e linee guida, senza le quali, potrebbe avere difficoltà nello svolgere correttamente il proprio lavoro.
Anche per una Colf è importante ricevere la formazione, al fine di svolgere il lavoro in sicurezza, presso l’ambiente domestico.