Cosa paga INPS 23 giugno: RdC, DS Agricola, Assegno Unico, sorpresa NASpI

Pagamenti INPS, nell’ultimo giorno bancabile della settimana l’Istituto paga l’Assegno Unico e la disoccupazione agricola. Ma dovrebbe far partire anche le lavorazioni del Reddito di Cittadinanza, per far fronte al weekend e far arrivare la ricarica in modo puntuale, ed emettere nuovi pagamenti NASpI.

INPS, pagamenti in corso il 23 giugno

Nella giornata di oggi dovrebbero partire le lavorazioni del Reddito di Cittadinanza di giugno. In anticipo rispetto al solito, visto che INPS le avvia sempre il 25. La data cambia solo nel caso in cui il 25 fosse domenica, come a giugno, e per garantire che l’accredito arrivi puntuale il 27 INPS è costretto a far partire prima le lavorazioni. Tuttavia, nonostante l’ordine di pagamento parta oggi, non è detto che tutti riescano a visualizzare l’avvio delle lavorazioni in data odierna. Ricordiamo che la ricarica interesserà i percettori che attendono una mensilità diversa dalla prima. Chi ha avuto delle variazioni in famiglia riceverà la ricarica solo se ha compilato il modulo Rdc-Com esteso.

Tra i pagamenti di oggi c’è da segnalare anche l’Assegno Unico per i figli a carico di competenza del mese di giugno. Potrebbe trattarsi di accrediti che hanno subito variazioni di importo (e per questo motivo pagati dopo il 20 del mese) a causa dei conguagli in negativo effettuati da INPS. Nel caso l’Istituto abbia un credito verso il percettore perché in passato ha erogato delle somme di Assegno Unico non dovute, provvederà al recupero della cifra effettuando dei tagli sull’Assegno.

Chi attende l’accredito della NASpI potrebbe ricevere delle belle sorprese: INPS, infatti, in queste ore sta disponendo dei nuovi pagamenti per fine mese. Questi interessano nella maggior parte dei casi i neo percettori dell’indennità, ossia coloro che hanno fatto domanda di NASpI a inizio giugno e che riceveranno da INPS un anticipo della prima mensilità.

Infine, nell’agenda INPS figura anche la disoccupazione agricola. I pagamenti sono in corso da inizio giugno e proseguiranno fino a luglio: interessano i braccianti agricoli che nel 2022 hanno lavorato nei campi e che da gennaio a marzo 2023 hanno richiesto a INPS l’indennità di disoccupazione. Le domande sono evase in ordine cronologico rispetto alla data di invio dell’istanza, pertanto gli ultimi a ricevere l’accredito dovrebbero essere coloro che hanno fatto domanda a fine marzo.