Reddito di Cittadinanza, la ricarica anticipata di giugno è arrivata a metà mese a una platea di percettori non molto vasta: chi attendeva RdC per la prima volta e chi aspettava mensilità arretrate. A breve è il turno di tutti gli altri percettori, di chi attende dalla 2a alla 18a mensilità: ma attenzione, il pagamento non arriverà se l’utente non avrà provveduto a spedire a INPS il modulo Rdc-Com esteso.
Senza l’invio di questo modello a INPS nessuno può sperare di ricevere la ricarica del sussidio, visto che è il documento con cui l’Istituto Previdenziale si accerta che il percettore abbia effettivamente diritto a riscuotere il Reddito di Cittadinanza.
Il modulo Rdc-Com esteso va compilato ogni qualvolta ci sia una attività lavorativa da denunciare a INPS o, più in generale, un cambiamento in famiglia: variazione della situazione lavorativa, all’interno del nucleo familiare o del reddito presunto per l’anno solare successivo, dimissioni volontarie, ecc.
Il mancato o non corretto invio, o compilazione, di questo modello è ragione di sospensione del RdC e potrebbe portare alla revoca del beneficio nel caso INPS accerti il sopravvenire di condizioni che fanno perdere i requisiti.
Lo sanno bene quei percettori che sono andati incontro alla sospensione del Reddito di Cittadinanza ad aprile o maggio scorsi, proprio per non aver presentato l’Rdc-Com esteso a INPS. Una volta inviato il modulo corretto a seguito dell’avvenuta sospensione, INPS ha 120 giorni di tempo per risolvere la pratica e sbloccare i pagamenti.
Pertanto, proprio per non rischiare di stare mesi senza ricevere la ricarica, occorre compilare un nuovo modulo Rdc-Com esteso non appena sopraggiunge una novità in famiglia e non aspettare che sia INPS a farlo presente non pagando più.