Il taglio del cuneo contributivo in partenza a luglio previsto dal Decreto Lavoro non spetterà a tutti i lavoratori. Questo già si sapeva. La prima selezione viene fatta dal reddito. Ma non è tutto: vediamo cosa sapere ricordando che è possibile conoscere in anticipo l’aumento che arriverà in busta paga cliccando qui.
Il bonus consiste in un taglio del 4% sugli oneri contributivi a carico del lavoratore. Un’operazione in grado di far salire lo stipendio netto del lavoratore.
Il beneficio ha una scadenza. Si applica sulle Buste paga da luglio a dicembre 2023, esclusa tredicesima.
Per poter beneficiare del Bonus che fa salire lo stipendio netto occorre avere un reddito da lavoro fino a 35.000 euro.
Il Bonus si applica a tutti i lavoratori, del pubblico e del privato, compreso chi ha un rapporto di lavoro in apprendistato oppure un contratto a termine o stagionale (per calcolare l’aumento netto clicca qui).
Il bonus non spetta a chi supera il limite della retribuzione mensile di 2.692 euro al mese. Esclusi anche i lavoratori domestici, niente da fare dunque per docenti e Ata.
Attenzione. La soglia è facilmente superabile nel caso in cui lo stipendio variasse in base alle mensilità e superasse o meno la cifra stabilita verrà applicato o meno lo sconto.
Fuori gioco anche i lavoratori della Scuola, docenti e Ata con contratto annuale in scadenza al 30 giugno 2023.