I lavoratori metalmeccanici si preparano a una due giorni di sciopero nazionale per sollecitare il Governo affinché attivi politiche industriali che possano rilanciare settori strategici quali la siderurgia, l’automotive e l’elettrodomestico.
La mobilitazione è stata proclamata da FIM, FIOM e UILM, che in una nota sottolineano come sia ‹‹necessario rimettere al centro il lavoro dell’industria metalmeccanica e impiantistica se si vuole una reale transizione, altrimenti si rischia di aggravare la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori già appesantita da pandemia, crisi, instabilità geopolitica e da un’inflazione a livelli record, che erode il potere di acquisto dei salari››.
Gli scioperi, che lanciano un chiaro messaggio al Governo, sono stati indetti per venerdì 7 e lunedì 10 luglio. Vediamo dove.
Vari i motivi per cui è stato proclamato lo sciopero dei metalmeccanici. Fim, Fiom e Uilm chiedono:
- l’apertura di tavoli di confronto sui settori e sulle filiere in difficoltà per definire i piani di sviluppo;
- l’incremento e il confronto sugli investimenti pubblici e privati nei settori strategici e la reindustrializzazione delle aree di crisi per garantire l’occupazione;
- di valorizzare e sostenere il reddito da lavoro;
- l’impegno comune al confronto e all’uso delle risorse del PNRR per lo sviluppo del settore metalmeccanico;
- la riforma degli ammortizzatori sociali, con strumenti adeguati alla transizione ecologica e digitale;
- l’incentivazione di contratti di espansione e di solidarietà, per ridurre l’orario di lavoro e favorire l’occupazione giovanile;
- un piano di formazione sulle nuove competenze, la riqualificazione e la valorizzazione degli Istituti Tecnici Superiori e del sistema universitario;
- di intervenire per aumentare la dimensione d’impresa, superare le gare al massimo ribasso negli appalti e stabilizzare il lavoro precario.
Lo sciopero, con conseguenti manifestazioni, sarà diviso tra venerdì 7 e lunedì 10 luglio e durerà 4 ore. In particolare:
- venerdì 7 luglio si sciopererà in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche;
- lunedì 10 luglio le attività si fermeranno in Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.