Stagionali, “non bastano 1.500 euro al mese”

L’estate è partita ma i lavoratori stagionali non si trovano. Mancano camerieri, cuochi, barman, ma anche i lidi non se la passano meglio. Di bagnini ne mancano esattamente 4 mila in tutta Italia: è l’allarme lanciato da Confcommercio.

Il problema non sarebbe nemmeno la paga, che può arrivare fino a 1.500 euro mensili per un regolare contratto di lavoro e cinque mesi di assunzione. Contratto che, una volta terminato, darebbe anche la possibilità al lavoratore di accedere all’indennità di disoccupazione NASpI.

A sentire Il Secolo d’Italia, il motivo per cui nessuno vuole lavorare nei lidi sarebbe da ricondurre al Reddito di Cittadinanza: ‹‹L’effetto “divano” che prevale sulla voglia di lavorare. Certo, un po’ di impegno ci vuole: per il  brevetto serve un corso (spesso, a frequentarlo, sono i ragazzi che ancora vanno a scuola e che, a inizio stagione, sono ancora sui libri). Ci vuole preparazione e un’abitudine al sacrificio, anche se nel 99,4% dei casi non succede mai nulla, fortunatamente, nei nostri lidi. Insomma, più comodo restare a casa e guadagnare settecento euro mensili››.

A tamponare momentaneamente la mancanza dei bagnini, in alcuni lidi ci pensano gli stessi titolari e i loro parenti o congiunti, che hanno il brevetto e lo fanno in prima persona. ‹‹Finché le spiagge non sono affollate si riesce comunque a vigilare senza troppi problemi›› ha detto nei giorni scorsi Enrico Schiappapietra, presidente del sindacato bagnini marini ligure.