Assegno Unico, ISEE 2023 può far slittare i pagamenti [FOTO]

Assegno Unico, in alcuni casi INPS potrebbe non fare in tempo ad agganciare l’ISEE anche se questo è stato presentato entro il 28 febbraio.

Chi presenta l’ISEE da marzo in poi non perde il diritto alla prestazione, nemmeno agli arretrati: tuttavia, riceverà più tardi il pagamento di quanto gli spetta. O meglio, lo riceverà a conguaglio non appena INPS avrà provveduto ad aggiornare la situazione del percettore considerando il nuovo ISEE.

Assegno Unico ISEE in ritardo, quando paga INPS?

Come detto, i richiedenti l’Assegno Unico hanno diritto agli arretrati se presentano l’ISEE aggiornato entro il 30 giugno. Tuttavia, se lo presentano tra marzo e giugno dovranno attendere qualche mese prima di ricevere l’importo adeguato alla loro situazione economica: in un primo momento, infatti, INPS pagherà loro la cifra minima e solo dopo aver effettuato tutti i calcoli riconoscerà alle famiglie la cifra corretta.

Eppure, pare che in alcuni casi INPS non sia riuscito ad agganciare l’ISEE nemmeno se presentato entro la prima scadenza, quella del 28 febbraio. La segnalazione giunge da un percettore, che fa presente il problema tramite social:

Come scrive INPS, inviare l’ISEE il 28 febbraio può essere equivalente a presentarlo dopo la scadenza: può capitare, infatti, che l’Istituto Previdenziale lo recepisca il giorno successivo e quindi risulti come consegnato a marzo.

Il consiglio, dunque, è quello di non ridursi all’ultimo giorno per presentare l’ISEE, così come qualsiasi altra documentazione necessaria a INPS per effettuare dei calcoli o erogare delle prestazioni.