Assegno Unico, a luglio quando arriva il pagamento della prestazione per i figli a carico? Pagamento che per qualcuno potrebbe prevedere dei nuovi importi. Vediamo.
Se i percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno attendere la ricarica del sussidio per ricevere l’Assegno Unico per i figli a carico, coloro che hanno fatto domanda a INPS e lo riscuotono su IBAN non sono vincolati da un’altra prestazione: allo stesso tempo, non hanno nemmeno delle date prefissate.
C’è però un calendario redatto da INPS che può essere utile tenere in considerazione:
Da quando questo nuovo calendario dell’Assegno Unico è in vigore (aprile 2023), INPS ha pagato sempre dalla seconda metà del mese in poi: ad aprile i pagamenti sono partiti il 17, a maggio il 18 e a giugno il 15.
Pertanto, se INPS replicasse questo calendario anche questo mese, è logico pensare che gli accrediti della prestazione per i figli a carico possano partire da lunedì 17 luglio. Tuttavia, non essendoci date prefissate, non sono esclusi anticipi alla settimana precedente.
Inoltre, come accennato all’inizio, l’Assegno Unico di luglio potrebbe avere un importo nuovo, che quindi porterebbe a uno slittamento del pagamento agli ultimi 10 giorni del mese.
Non parliamo dei nuovi livelli reddituali ai fini dell’Assegno per il Nucleo Familiare ANF in vigore dal 1° luglio, bensì dei tagli che INPS potrebbe operare sull’Assegno Unico per recuperare delle quote erogate erroneamente da marzo 2022 a ora.
Tramite operazioni di conguaglio, infatti, già a giugno l’Istituto aveva effettuato decurtazioni, ma continuerà finché il debito non sarà totalmente estinto. Per esempio, se il debito che il percettore ha nei confronti di INPS è di 200 euro, l’Assegno Unico potrebbe subire dei tagli da 50 euro per 4 mesi.