Reddito di Cittadinanza, la fine è sempre più vicina e per questo motivo INPS si appresta a fornire indicazioni specifiche ai singoli percettori che hanno ancora qualche dubbio in merito alle novità.
La riforma del Reddito di Cittadinanza ha previsto l’erogazione del sussidio per sole 7 mensilità nel 2023, ma con alcune eccezioni: se in alcuni casi RdC finirà a luglio, in altri durerà fino a dicembre. Per questo, alcune famiglie hanno deciso di rivolgersi personalmente a INPS per sapere se rientrano nel primo o nel secondo gruppo.
Il Reddito di Cittadinanza terminerà dopo 7 ricariche nel 2023 per coloro che hanno tra i 18 e i 59 anni (sono dunque occupabili) e che in famiglia non contano membri disabili, minorenni o over 60. Da poco, si è aggiunto un quarto requisito che permette il mantenimento del sussidio fino a fine anno: l’essere stati presi in carico dai servizi sociali prima della scadenza del RdC.
Se si è stati presi in carico dai servizi sociali prima che RdC scada, si ha diritto a 7 ricariche in quanto persone non occupabili perché affette da qualsivoglia tipologia di disagio.
In caso di dubbi c’è chi si è rivolto a INPS con un messaggio privato per avere la conferma ufficiale:
INPS conferma quanto detto. Il RdC per più di 7 mensilità, fermo restando la scadenza del 31 dicembre, spetta a chi è preso in carico dai servizi sociali. I servizi sociali devono comunicare a INPS, tramite la piattaforma GePI, l’avvenuta presa in carico entro il 31 ottobre prossimo.
Con l’abrogazione del RdC da gennaio 2024 si potrà fare domanda per l’Assegno di Inclusione da 500 euro in presenza di specifici requisiti.