Il Reddito di Cittadinanza durerà solo 7 mesi nel 2023, anche se nel nucleo familiare ci sono figli. Se i figli non sono né minorenni, né disabili, né presi in carico dai servizi sociali e se in famiglia non ci sono soggetti che presentino tali caratteristiche (né che abbiano più di 60 anni), infatti, una volta ricevute 7 ricariche non si avrà più diritto al sussidio. Lo ha disposto il Governo con la Legge di Bilancio 2023.
Pertanto, una famiglia che – ad esempio – oggi percepisce RdC composta dai due genitori e da due figli di 19 e 20 anni perderà il sussidio, ma non il diritto all’Assegno Unico per i figli a carico (che spetta fino a che il figlio non compie 21 anni). Semplicemente, questo non potrà più essere riscosso come integrazione del RdC. Che fare dunque?
L’Assegno Unico Universale spetta per tutti i figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età in caso di figli disabili, indipendentemente dall’ISEE della famiglia (che comunque ne condiziona l’importo).
Pertanto, perdere il Reddito di Cittadinanza non significa perdere il diritto all’Assegno Unico. Quella che cambierà sarà esclusivamente la modalità di riscossione: non arriverà più in automatico sulla Carta RdC come integrazione al RdC ma sarà accreditato sull’IBAN previa domanda a INPS.
Lo si apprende dal messaggio INPS n. 2632 del 12 luglio, al cui paragrafo 3 si legge:
“In ragione di quanto previsto dai commi 313 e 314 dell’articolo 1 della legge n. 197/2022, come sostituiti dai commi 5 e 6 dell’articolo 13 del decreto-legge n. 48/2023, che dispongono la fruizione della misura del Reddito di cittadinanza non oltre il 31 dicembre 2023, verrà meno anche l’attuale corresponsione d’ufficio dell’Assegno unico e universale (AUU) sul Reddito di cittadinanza, disciplinata dall’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230. Ne consegue che, i nuclei familiari aventi diritto alla prestazione di Assegno unico e universale anche dopo la scadenza delle sette mensilità del Reddito di cittadinanza, come individuata dal novellato comma 313, dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento del medesimo assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza.“
L’Istituto dà anche indicazioni su quando andrà inviata la richiesta di Assegno Unico: entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di Cittadinanza. Pertanto, se RdC terminasse a luglio, la domanda di Assegno Unico andrà presentata entro il 31 luglio così da assicurarsi il pagamento della prestazione per i figli a carico già dal mese di agosto.