CCNL Scuola, gli arretrati che saranno corrisposti a tutti.
Il 14 luglio 2023 è stata siglata, tra ARAN e Organizzazioni Sindacali, l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2019-2021.
Il contratto può essere scaricato, in formato PDF, direttamente CLICCANDO QUI.
L’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ha confermato la parte economica già oggetto di accordo nel precedente contratto – valido per la sola parte economica – sottoscritto il 6 dicembre 2022.
Infatti, il 6 dicembre 2022, fu siglata la sola parte economica del CCNL che ha permesso ai dipendenti del comparto Scuola, di ricevere gli arretrati il 29 dicembre.
Il contratto del 6 dicembre prevedeva inoltre, che dal secondo mese successivo alla sottoscrizione del contratto, fosse incamerato nello stipendio base l’elemento perequativo.
Infatti l’elemento perequativo è stato inglobato nello stipendio proprio dal mese di febbraio. L’inglobamento dell’elemento perequativo ha permesso quindi a NoiPA di rivalutare, da marzo, l’importo dell’indennità vacanza contrattuale.
In questo articolo del 6 marzo, avevamo spiegato in dettaglio l’operazione di rivalutazione.
Come è noto, la retribuzione dei dipendenti pubblici è formata da due elementi fissi e continuativi:
Lo stipendio base nel comparto scuola, è formato dalla voce stipendio + l’indennità integrativa speciale conglobata.
Gli elementi accessori della retribuzione fissi e continuativi, nel comparto scuola, sono i seguenti:
Nessun arretrato sarà pertanto erogato relativamente allo stipendio base.
Per trovare i possibili arretrati che saranno erogati a tutti i dipendenti del comparto Scuola, è necessario scorrere il contratto fino a pagina 91 dove troviamo l’art. 74 che dispone l’incremento delle seguenti indennità fisse e continuative:
In base alle tabelle allegate al contratto è facile calcolare l‘incremento mensile netto delle retribuzioni del personale della Scuola.
Gli incrementi hanno decorrenza dal 1° gennaio 2022.
Ecco la tabella con gli incrementi al lordo dei contributi, al netto dei contributi e al netto di contributi e Irpef:
L’articolo 75, pubblicato a pagina 91 dell’Ipotesi di contratto prevede inoltre un emolumento una tantum di 63,84 euro lordi per gli insegnanti e di € 44,11 per il personale ATA.
L’emolumento spetta anche al personale a tempo determinato in servizio dal 31/12/2022 fino al termine delle attività didattiche (30 giugno 2023) e non sia cessato anticipatamente.
In base a questa clausola, i supplenti brevi sono esclusi da questo emolumento.
Come abbiamo detto, gli incrementi degli accessori hanno decorrenza dal 1° gennaio 2022.
Fino al 31 luglio 2023 sono state pertanto maturate 19 mensilità arretrate più l’una tantum.
Ecco la tabella con gli arretrati netti calcolati a tutto il 31 luglio 2023.
Prima di procedere al pagamento, è necessario che il contratto sia firmato definitivamente. Il contratto ora andrà al vaglio del MEF e del Ministero della Funzione Pubblica.
Dopo il via libera di questi due dicasteri, sarà trasmesso alla Corte dei Conti che avrà 30 giorni di tempo per dare il via libera.
Una volta passato il vaglio della Corte dei Conti, si procede alla firma definitiva e sarà possibile, da parte di NoiPA, procedere alla liquidazione.
La liquidazione non potrà quindi avvenire prima dei mesi di ottobre o novembre 2023.