Non si può lavorare a queste condizioni climatiche, gli orari di lavoro sono da rivedere. E’ questo il messaggio del Segretario Generale Cgil Maurizio Landini lanciato in una nota.
“L’ondata di calore che sta interessando il nostro Paese aumenta pericolosamente i rischi sulla salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e, purtroppo, ha già provocato due morti in questi ultimi giorni. Tutto questo è inaccettabile”, ha tuonato Landini.
Mentre le temperature salgono gradualmente da giorni, superando ampiamente i 40 °C, i sindacati chiedono alle autorità pubbliche di vietare il lavoro all’aperto nelle ore più calde, in settori come agricoltura ed edilizia sulla scia di quanto già fatto in Puglia, Basilicata e Calabria. Ma questo non basta. Ecco perchè i sindacati hanno deciso di muoversi anche a livello di ogni singola azienda per chiedere la rimodulazione temporanea degli orari. Lo conferma il Segretario Cgil:
“Abbiamo chiesto ai nostri delegati nei luoghi di lavoro di richiedere alle aziende incontri urgenti per negoziare le necessarie modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro, rimodulando turni e orari, fino ad arrivare quando necessario all’astensione dalle attività”.