Carta Spesa da 382 euro, alcuni beneficiari ne sono già in possesso e già l’hanno ritirata presso gli uffici postali. Tra il 18 e il 19 luglio, infatti, è partita l’assegnazione della misura di contrasto alla povertà.
Ma recarsi alla Poste senza avere in mano l’invito da parte del Comune che comunica l’avvenuto riconoscimento della Carta potrebbe essere un viaggio a vuoto. La carta infatti non va richiesta, ma è lo stesso Comune ad assegnarla alle famiglie in possesso dei requisiti in base a una lista precedentemente redatta da INPS.
Alcuni Comuni, come anticipato, sono più avanti di altri e stanno già provvedendo all’invio delle raccomandate e all’assegnazione della Carta Spesa. Vediamo quali.
La Carta Spesa, il cui nome ufficiale è Carta Dedicata a te, sarà già caricata dell’importo e operativa fin dal momento del ritiro presso Poste Italiane. Per sapere come fare per ritirarla occorre aspettare che sia il proprio Comune di residenza a inviare apposita lettera contenente il codice della carta e tutte le informazioni riguardo la documentazione necessaria al ritiro.
La procedura di assegnazione è cominciata il 18 luglio, ma non tutti i Comuni procedono con lo stesso ritmo nell’inviare le raccomandate alle famiglie selezionate. Tra i Comuni che stanno rispettando a pieno la tabella di marcia, per esempio, c’è il Comune di Caserta.
È stato lo stesso primo cittadino Carlo Marino ad annunciare, tramite il suo profilo Twitter, la partenza delle raccomandate verso le 804 famiglie risultate beneficiarie della Carta Spesa:
Pronti all’assegnazione delle Carte anche i Comuni siciliani di Petrosino e Mazara del Vallo (entrambi nella provincia di Trapani). Nel sito web del primo si legge che ‹‹i cittadini riceveranno una comunicazione di assegnazione del contributo e le indicazioni circa le modalità di ritiro della carta presso gli uffici postali abilitati al servizio››, mentre i Servizi Sociali del Comune di Mazara del Vallo hanno fatto sapere, in data 19 luglio, di aver avviato la spedizione delle lettere indirizzate ai beneficiari della Carta Acquisti solidale.
Naturalmente, come specificato prima, non tutti i Comuni procedono con la stessa velocità e anche all’interno della stessa regione possono registrarsi notevoli differenze: se anche il Comune di Palermo rientra, per esempio, tra quelli in cui tutto procede a gonfie vele come annunciato anche dall’assessore alle Attività sociali Rosi Pennino, lo stesso non può dirsi per quello di Catania, in cui ancora si registrano dei ritardi.