60 CFU. Il nuovo sistema di abilitazione degli insegnanti è stato delineato dal Decreto Legge 36/2022 voluto dall’ex Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Il Decreto ha introdotto nuove modalità di reclutamento e formazione per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.
In particolare, ai fini della partecipazione alle nuove procedure concorsuali, i docenti dovranno possedere almeno 60 crediti formativi universitari (CFU).
Nelle prossime settimane si aspetta la pubblicazione definitiva del DPCM.
Il percorso da 60 CFU riguarda laureati, diplomati ITP e studenti iscritti a corsi di studio idonei all’insegnamento.
Secondo il DPCM sarà previsto un percorso da 30 CFU per i vincitori di concorso già in possesso di 30 CFU. Un altro percorso da 36 CFU per docenti che hanno acquisito i 24 CFU entro il 31 dicembre 2024.
Il percorso da 60 CFU sarà diviso in tre fasi:
Secondo fonti sindacali, ci vorranno diversi mesi prima dell’inizio dei nuovi percorsi abilitanti poichè, il nuovo DPCM prevede tutta una fase successiva di diversi mesi in cui le diverse università dovranno organizzare i nuovi percorsi, attivarli e farli accreditare. In ogni caso, secondo la bozza del nuovo DPCM, le prime abilitazioni con i 60 CFU hanno come scadenza il 31 maggio 2024.
Per quanto riguarda l’organizzazione dei corsi da parte delle Università, il DPCM è molto chiaro: si parla in modo esplicito di “sostenibilità del percorso da parte degli Atenei”, il che significa che gli Atenei inseriranno sicuramente un numero chiuso per i nuovi corsi per via del fatto che è prevista una didattica di qualità e un successivo tirocinio per gli abilitanti.
I corsi per l’abilitazione da 60 CFU, stando al Decreto, avranno un costo che andrà tra i 2.000 e 2.500 Euro a seconda dei casi ed, in più, andrà versata anche una quota per l’esame finale, quello che darà a tutti gli effetti l’abilitazione.