Il Reddito di Cittadinanza ha le ore contate: chi rientra tra coloro che sono soggetti al limite delle 7 mensilità di fruizione nel 2023, da agosto in poi non avrà più diritto a riscuotere il sussidio.
Con un messaggio INPS dai contorni non proprio chiari, l’Istituto ricorda ai percettori come fare per mantenere il Reddito di Cittadinanza fino a dicembre 2023. Si tratta di un messaggio che l’Ente sta recapitando ai beneficiari, in queste ore, per il tramite del Fascicolo previdenziale.
Il limite delle 7 mensilità di fruizione nel 2023 vale per chi:
Inoltre, hanno diritto alla proroga fino a dicembre anche i soggetti occupabili (18-59 anni) che vengono presi in carico dai servizi sociali prima della scadenza del Reddito di Cittadinanza, come stabilito dalla legge di conversione del DL Lavoro.
Ecco dunque la soluzione che INPS ci tiene a ribadire. Lo fa con un messaggio comparso sui Fascicoli Previdenziali dei percettori che nelle scorse ore hanno avuto la lavorazione della ricarica RdC di luglio:
Come ricorda l’Istituto Previdenziale, “la domanda di RdC è sospesa […] in attesa dell’eventuale presa in carico dei servizi sociali“. Questi ultimi hanno tempo fino al 31 ottobre per comunicare a INPS l’avvenuta presa in carico: da agosto e fino a che INPS non avrà saputo se il percettore è stato preso in carico dai servizi sociali (quindi massimo fino al 31 ottobre), il RdC rimarrà sospeso.
Una volta che INPS avrà saputo della presa in carico provvederà a sbloccare i pagamenti liquidando anche le mensilità arretrate. E’ la procedura messo in campo dal nuovo Governo.
Il memorandum di INPS può quindi essere considerato una sorta di invito a recarsi presso i centri per l’impiego: solo così, infatti, se i bisogni della famiglia saranno considerati complessi (e non meramente lavorativi) si potrà essere presi in carico dai servizi sociali e quindi beneficiare del Reddito di Cittadinanza fino a dicembre 2023.