Stipendi NoiPA, cosa accade in caso di decesso del dipendente?

Stipendi NoiPA, cosa accade in caso di decesso del dipendente?

Cosa succede quando un dipendente pubblico viene a mancare? Cosa spetta agli eredi? Dove bisogna fare domanda? Chi paga?

Per i dipendenti pubblici “contrattualizzati”, vale a dire con rapporto di lavoro regolato dal diritto privato, le regole sono pressoché analoghe a quelle dei dipendenti privati.

I dipendenti pubblici contrattualizzati sono i dipendenti del comparto scuola, del comparto funzioni centrali, sanità ed enti locali.

In questo articolo tratteremo proprio dei dipendenti pubblici contrattualizzati riservandoci di trattare, successivamente, anche le disposizioni vigenti per le altre tipologie di personale (militari, forze dell’ordine, vigili del fuoco, ecc.).

Precisiamo inoltre che in questo articolo la materia viene trattata in senso generale e non particolareggiato in quanto ogni situazione è unica e particolare.

Decesso del dipendente: cosa spetta agli eredi?

In caso di morte del dipendente agli eredi spettano i seguenti emolumenti:

  • retribuzione maturata e non riscossa;
  • rateo di tredicesima maturato;
  • Indennità sostitutiva di preavviso;
  • Indennità sostitutiva ferie non fruite;
  • Trattamento di Fine Servizio o Trattamento di Fine Rapporto

In caso gli eredi siano coniuge o figli, lo stipendio spetta per tutto il mese in quanto la pensione indiretta decorre dal primo giorno del mese successivo.

Decesso del dipendente: gli eredi devono fare domanda?

La risposta è sì.

La domanda va fatta presso il datore di lavoro (ufficio, scuola).

Non esistono modelli predefiniti per la domanda ma è necessario dichiarare:

  • i nominativi degli eredi;
  • il rapporto di parentela e/o di affinità con il de cuius;
  • codice fiscale degli stessi;
  • documento di identità;
  • coordinate bancarie (che devono necessariamente essere intestate a ciascun erede)
  • atto notorio da cui risulti se tra i coniugi sia stata o meno pronunciata sentenza di separazione o divorzio.

In caso di presenza di minori o di incapaci, è necessaria la delibera del Giudice tutelare.

Decesso del dipendente: gli adempimenti del datore di lavoro.

Una volta ricevuta la domanda di rateo l’ufficio/scuola del dipendente deve emettere i seguenti provvedimenti:

  • decreto indennità sostitutiva mancato preavviso;
  • decreto pagamento indennità sostitutiva ferie non fruite.

I provvedimenti vanno trasmessi, per il pagamento, alla Ragioneria Territoriale dello Stato e non sono soggetti al controllo preventivo.

Mentre, come abbiamo detto, l’indennità sostitutiva di mancato preavviso viene pagata dalla RTS, il TFS o il TFR vengono pagati direttamente dall’INPS.

Decesso del dipendente: l’indennità di mancato preavviso

Particolare approfondimento merita l’Indennità Mancato Preavviso prevista dall’art. 2122 del codice civile.

L’indennità mancato preavviso spetta solamente ai dipendenti contrattualizzati (Ministeri, Scuole, Sanità, Enti Locali).

L’indennità mancato preavviso non va nell’asse ereditario in quanto trattasi di somme “iure proprio”.

Viene corrisposta, pertanto, anche in presenza di rinuncia all’eredità.

L’indennità mancato preavviso viene corrisposta nella misura di:

  • due mensilità se ha il dipendente aveva un’anzianità inferiore a 5 anni;
  • tre mensilità nel caso di un’anzianità fino a 10 anni;
  • quattro mensilità per un’anzianità di servizio superiore ai 10 anni.