Metalmeccanici, Aumenti 123 euro: “errore di calcolo e previsioni sballate”

Metalmeccanici, gli aumenti di stipendio arrivati a giugno 2023 sono frutto di “un errore di calcolo, previsioni sballate e mancate comunicazioni sul nuovo paniere di misura dell’inflazione”.

E’ quanto scrive il quotidiano Corriere della Sera nell’edizione di Torino a proposito della vicenda sindacale che continua a far discutere.

Tutto è iniziato lo scorso giugno quando l’ISTAT nel diramare i dati IPCA ha fatto saltare dalla sedia gli industriali: l’indice per il 2023 è di 6,6%. Di conseguenza, i datori di lavoro delle ‘tute blu’ hanno dovuto corrispondere un aumento di 123 euro circa, al livello C3, in base a quanto prevede il CCNL Federmeccanica. Ma anche Unionmeccanica-Confapi, Federorafi, Cooperative, Confimi.

Un incremento fuori budget, non preventivato dalle aziende, che a gennaio si erano attestati sui valori comunicati da ISTAT, ben inferiori.

Da giugno sono “operai a «peso d’oro»” scrive il Corriere che raccoglie le critiche mosse dagli Industriali torinesi, già manifestate da Confindustria in una lettera inviata a ISTAT. In sintesi, spiega il direttore generale di Federmeccanica Stefano Franchi intervenendo al Consiglio dell’Amma di Torino: «L’Istituto Nazionale di Statistica a dicembre ha cambiato metodo di calcolo senza condividere con noi il nuovo processo. E ci aveva reso noto il dato previsionale Ipca: inflazione al 4,4%. Le cose poi sono andate diversamente».