Fringe benefit, aumento del limite di esenzione a 3.000,00€ a favore dei lavoratori dipendenti che hanno figli fiscalmente a carico.
L’Agenzia delle Entrate con la circolare N.23/E del 1 agosto 2023 ha fornito le istruzioni per i datori di lavoro che intendono erogare ai propri dipendenti somme o rimborsi a titolo di benefit.
Quali sono le novità introdotte dal Decreto lavoro riguardo le agevolazioni fiscali per il lavoratore dipendente con figli a carico? e quali sono i vantaggi per i lavoratori?
L’articolo 40 del Decreto Lavoro stabilisce per il solo periodo d’imposta 2023 un nuovo limite massimo di esclusione dal reddito di lavoro dipendente.
Si tratta di un aumento fino a 3.000€ del limite entro il quale è possibile riconoscere ai dipendenti, beni e servizi esenti da imposte.
Sono inclusi tra i bonus che non concorrono a formare reddito di lavoro dipendente, anche “le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale“.
La norma introdotta presenta dei vantaggi per il lavoratore, in quanto la somma erogata a titolo di rimborso per il pagamento delle utenze domestiche non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
La norma “produce un effetto di detassazione non solo ai fini dell’imposizione ordinaria IRPEF, ma anche in relazione all’imposta sostitutiva di cui all’art. 1, commi da 182 a 189, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, nell’ipotesi di erogazione dei premi di risultato in beni e servizi”.
L’agevolazione spetta in misura intera a ogni genitore purché sia titolare di un reddito di lavoro dipendente e/o assimilato, anche in presenza di un unico figlio, purché quest’ultimo sia fiscalmente a carico di entrambi.
Spetta, anche nel caso in cui il lavoratore titolare di un reddito dipendente, non può beneficiare della detrazione per i figli fiscalmente a carico in quanto percettore dell’Assegno unico e universale (AUU).
Per tutte le altre informazioni si rimanda alla circolare N.23/E del 1 agosto 2023 dell’Agenzia delle Entrate.