Scuola, i supplenti brevi e saltuari che hanno lavorato nell’anno scolastico 2022-2023 continuano a non ricevere puntualmente lo stipendio. Mesi di ritardo che si accumulano e mettono fortemente in difficoltà docenti e Ata che sono intervenuti nel corso dell’anno per sostituzione del personale con contratto annuale o di ruolo. Ritardi che arrivano fino a 4 mesi.
E in alcune fasi anche di più. Ritardi infiniti, come testimoniato anche con documenti storici, da TuttoLavoro24.it in un articolo di alcuni giorni fa.
Il problema, sottolinea il quotidiano La Stampa in edicola oggi, è la scarsa collaborazione istituzionale poiché legato al “malfunzionamento del sistema di comunicazione tra il sistema informativo del ministero dell’istruzione e del Merito e quello del Ministero dell’Economia”.
C’è soluzione al ritardo degli stipendi dei docenti e Ata della Scuola? Secondo quanto riportato dal quotidiano torinese ci sarebbe un chiaro indirizzo governativo volto a invertire la tendenza. Le rassicurazioni arrivano direttamente da Viale Trastevere.
“Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara – si legge – assicura che il ministero è al lavoro per normalizzare la situazione e che dal prossimo anno i ritardi scompariranno. Il punto 11 del Piano di Semplificazione presentato lo scorso aprile in Consiglio dei ministri, infatti, è dedicato alle supplenze brevi e saltuarie e promette che «si ridurranno significativamente i tempi» di pagamento degli stipendi che oggi sono in media di 4 mesi”.