“RdC non può essere tolto, si può riavere a spese dello Stato”

Reddito di Cittadinanza, chi l’ha perso o chi lo perderà nei prossimi mesi per effetto del taglio voluto dal Governo Meloni può riottenerlo. E’ semplice, basta ricorrere al Giudice.

Chi nel corso del 2023 percepisce solo 7 mensilità del Reddito e ha ricevuto (o riceverà) il fantomatico SMS da Inps, può chiedere di riaverlo per via giudiziaria. Una strada che molti pensano sia molto costosa. Ma così non è, anzi è gratuita. A ricordarlo su Il Fatto quotidiano è un lettore, con una lettera indirizzata al giornale e pubblicata nella versione stampa.

Chi è percettore di Reddito di Cittadinanza come ‘occupabile’ deve andare dall’avvocato con il patrocinio a spese dello Stato (se sei percettore RdC stai nella soglia reddeituale per avere diritto al legale gratis). Inoltre, anche in casi di sconfitta non devi pagare le spese legati alla controparte: vedi l’art. 152 disp. Att. C.p.C.”, ricorda.

“L’RdC è una prestazione assistenziale – sottolinea la lettera – : non può essere tolta permanendo lo stato di bisogno. Bisogna andare dal giudice (del lavoro e previdenza) tramite avvocato con il patrocinio a spese dello Stato. La protezione sociale è un diritto costituzionale: una volta apprestata una misura essa non può essere tolta, come suggerisce la giurisprudenza pacifica della Consulta. Non possono togliere l’assegno sociale, le pensioni di invalidità, e neppure l’RdC”. Insomma come più volte affermato dalla Corte Costituzionale non si può togliere una tutela senza ragionevolezza e senza garantire un’alternativa.

La tutela dei cittadini in stato di bisogno trova infatti fondamento negli articoli 3 e 38 della Costituzione, nella Carta Sociale Europea, Trattato di Amsterdam.

“Bisogna andare dal giudice”, conclude la lettera, come è stato fatto alcuni anni fa con le pensioni di inabilità 100% di invalidità civile.