Colf e Badanti possono votare la petizione on-line a sostegno della proposta di legge sul Salario Minimo a 9 euro? Insomma, anche i lavoratori domestici sono coinvolti nella raccolta firme? La risposta è sì. Si tratta di uno strumento di partecipazione e un esercizio di democrazia che interessa tutti. Anche se la proposta di legge di iniziativa del M5S, PD, Sinistra italiana-Verdi, Azione, +Europa, non propone di assicurare ai lavoratori domestici un minimo di 9 euro l’ora.
E allora vediamo come stanno le cose.
La proposta dei partiti di opposizione di approvare una legge che fissi una soglia minima salariale legale pari a 9 euro riguarda tutti i lavoratori, persino i collaboratori coordinati e continuativi, fuorchè i lavoratori domestici. Per loro Conte, Schlein & Co. propongono di rinviare ad una decisione dei Ministero del Lavoro. Un decreto ministeriale, che potrà decidere di fissare diversamente l’asticella.
La proposta, per certi versi poco comprensibile, non è piaciuta neppure alla Premier Giorgia Meloni che durante l’incontro con i pariti di opposizione, la scorsa settimana, avrebbe chiesto di includere nella discussione anche i lavoratori domestici. La discussione è quindi aperta. Nulla è stato ancora deciso in via definitiva.
Colf e Badanti possono votare la petizione a sostegno della proposta di legge sul Salario Minimo a 9 euro, anche se per loro viene previsto un regime differenziato. Probabilmente motivato dalla volontà di allinearsi al percorso già previsto dalle parti sociali del settore, di negoziare il salario in sede ministeriale. Come accaduto lo scorso gennaio.
La petizione può essere votata sul sito web Salariominimosubito.it, come spiegato qui, inserendo il proprio nome, cognome, indirizzo e-mail e città di residenza.