Lo stipendio dei colleghi non sarà più un segreto: la novità

La busta paga dei colleghi non avrà più segreti: si potrà conoscere lo stipendio degli altri e il datore di lavoro dovrà risarcire i dipendenti che guadagnano meno.

La novità del divieto di segreto salariale viene dalla direttiva UE 2023/970 volta a superare il gender pay gap, ossia le differenze retributive, a parità di mansione, tra uomini e donne.

L’Italia dovrà recepire la direttiva entro l’estate del 2026 e sarà applicata sia nel settore privato che nel pubblico. In pratica, come riporta Il Messaggero in edicola mercoledì 23 agosto, ‹‹i lavoratori potranno conoscere gli stipendi dei colleghi che svolgono le loro stesse mansioni. La direttiva europea, infatti, stabilisce il diritto dei lavoratori (e dei loro rappresentanti) di ricevere informazioni chiare ed esaurienti sui livelli retributivi individuali e medi, suddivisi per genere››.

I lavoratori potranno chiedere per iscritto informazioni sul loro livello retributivo individuale e medio ripartito per sesso delle categorie di lavoratori che svolgono lo stesso lavoro o di pari mansione. Entro due mesi il datore dovrà fornire una risposta e se emergerà che un lavoratore è vittima di una discriminazione retributiva basata sul genere, la parte lesa potrà ottenere un risarcimento comprensivo anche delle opportunità perse e del danno immateriale.

La stessa direttiva impone il divieto di chiedere ai candidati informazioni sulle retribuzioni percepite nei precedenti rapporti di lavoro e l’obbligo, per il datore di lavoro, di far sapere al candidato la retribuzione della posizione per la quale concorre.