In un futuro sempre meno remoto le pensioni dipenderanno dai figli: il ricambio generazionale, infatti, permetterà a INPS di pagare la pensione agli anziani grazie ai contributi versati dai nuovi lavoratori.
Ma in Italia di figli se ne fanno pochi. «Il tema della natalità è un tema fondamentale: non c’è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che abbiamo oggi in questo Paese››, dice il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, collegato da uno schermo durante il Meeting di Rimini. Ecco perché il calo demografico è un problema che non può più essere rimandato e occorrono sempre più urgentemente politiche per incentivare la natalità.
«Fare figli riattizza il Pil e, soprattutto, consente di pagare le pensioni» scrive Libero di martedì 22 agosto, che più nel dettaglio spiega il nesso tra aumento demografico e pensionamento:
“Il Rapporto annuale 2023 dell’Istat fotografa una situazione in progressivo peggioramento: calano le nascite, sale il numero di over 65 in rapporto alla popolazione, diminuiscono «gli individui in età attiva e più giovani». Il tutto si riflette ovviamente sul sistema previdenziale: incremento dei pensionati, allungamento del tempo medio di erogazione della pensione e diminuzione dei contributi versati da chi lavora.”
Insomma, con un declino così consistente delle nascite la riforma della Legge Fornero diventa quasi impensabile.