Assegno Unico, da settembre potrebbe subire dei tagli e i percettori potrebbero ricevere l’importo minimo di legge, pur avendo diritto a cifre maggiori.
Questo succederà se i beneficiari non provvederanno entro il prossimo 31 agosto a correggere l’eventuale ISEE difforme o che presenta omissioni. A spiegare cosa fare ci ha pensato INPS con il messaggio n. 2856.
Da settembre l’importo dell’Assegno Unico potrebbe scendere al minimo (54,10 euro mensili) se il nucleo familiare non provvederà a correggere eventuali difformità nell’ISEE. Manca dunque meno di una settimana per mettersi in regola.
Se finora l’INPS riconosceva l’Assegno Unico sulla base di quanto dichiarato nell’ISEE, anche in presenza di un errore, e dava tempo fino a fine anno per fare le correzioni, dal mese prossimo non sarà più così.
Come correggere al più presto lo spiega l’Istituto in suddetto messaggio. L’utente può regolarizzare la situazione in una delle seguenti modalità:
In caso di presentazione di una nuova DSU, l’importo dell’Assegno unico spettante sarà commisurato al valore dell’indicatore ISEE calcolato in base alla DSU priva di difformità e saranno riconosciuti i conguagli: saranno infatti corrisposte le integrazioni all’Assegno eventualmente spettanti con riguardo alle mensilità erogate al minimo sulla base del precedente ISEE recante omissioni/difformità.