Stagionali, rispetto ai primi 5 mesi del 2022 quest’anno le assunzioni sono aumentate nel complesso, ma non a maggio. Pressoché identiche, invece, le interruzioni di lavoro.
A dirlo sono i dati dell’Osservatorio INPS sul precariato elaborati ad agosto e facenti riferimento al periodo gennaio-maggio 2023.
Come detto e scritto nel report, nel corso dei primi cinque mesi del 2023 le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sono state 3.408.000, nel complesso quasi allineate allo stesso periodo del 2022 (-0,6%). Nel dettaglio, si registra un aumento per i contratti a tempo determinato (+2%), lavoro intermittente (+4%) e stagionali (+5%).
Tuttavia, se ci soffermiamo ad analizzare i dati degli stagionali di maggio 2023 comparati con quelli di maggio 2022 noteremo una diminuzione delle assunzioni. Nel maggio 2022 le assunzioni stagionali si attestavano a 144.412 unità. Nel 2023, invece, i numeri sono più bassi: a maggio di quest’anno sono stati assunti 137.818 stagionali.
È vero che il grosso delle assunzioni stagionali avviene a giugno, quando inizia l’estate, e che i dati si fermano a maggio, tuttavia non si può certamente parlare di un boom di assunzioni nel settore.
Allo stesso modo, c’è anche un altro fatto che emerge chiaramente dai numeri: secondo quanto i dati raccontano, la sospensione del Reddito di Cittadinanza voluta dal Governo Meloni non avrebbe prodotto alcun avvicinamento al mondo del lavoro, o almeno non avrebbe risolto il problema dell’introvabilità dei lavoratori stagionali. Insomma, gli effetti dell’eliminazione del sussidio sul mondo del lavoro sarebbero stati neutri.