I Metalmeccanici del gruppo Stellantis portano avanti una richiesta salariale senza precedenti, l’azienda si oppone e ora sindacati e lavoratori sono pronti allo sciopero. E’ quanto sta accadendo negli stabilimenti del Gruppo automobilistico che si trovano negli Stati Uniti.
Il sindacato UAW (United Auto Workers) ha chiesto da tempo di negoziare aumenti salariali superiori al 40% per i prossimi 4 anni, partendo da un 20% immediato e la parte restante con incrementi graduali del 5%. Il tutto entro il 14 settembre 2023, data di scadenza del contratto collettivo firmato dal sindacato con le principali case produttrici di automobili, tra cui le note General Motors (GM), Ford e Stellantis.
Non solo “più salario”. I sindacati chiedono anche di rivedere la durata della settimana lavorativa a parità di salario: 32 ore pagate come se fossero 40. In più una assicurazione sanitaria che vada a coprire anche i pensionati.
La scadenza del 14 settembre si avvicina senza risposte adeguate e così i lavoratori hanno dato mandato al sindacato UAW di avviare una mobilitazione, finanche lo sciopero, nel caso in cui fallisca il negoziato. L’astensione collettiva dei metalmeccanici dei tre gruppi è molto temuta dalla proprietà aziendale e dagli investitori. “La società di consulenza Anderson Economic Group – scrive il portale Calcio e Finanza – stima infatti una perdita di oltre 5 miliardi di dollari in dieci giorni se i dipendenti delle tre case incrociassero le braccia”.