Concorso Straordinario ter 2023: come prepararsi e cosa studiare

Concorso Straordinario ter 2023. L’anno scolastico 2023/2024 si preannuncia come un periodo ricco di opportunità concorsuali, con particolare riferimento al campo dell’istruzione. Si prevede la pubblicazione del Bando per il Concorso Straordinario ter per la scuola secondaria entro la fine del mese di agosto.

Concorso Straordinario ter 2023: a cosa serve

Il Concorso Scuola Straordinario ter per la scuola secondaria è prossimo a prendere avvio. Il tanto atteso Bando avrà l’obiettivo di costituire graduatorie di vincitori per una quota di circa 30.000 posizioni ancora aperte. Questa iniziativa risponde alla realtà di oltre 80.000 cattedre vacanti nell’attuale panorama scolastico.

La decisione di assegnare 30.000 cattedre vuote tramite il Concorso Straordinario ter è sostenuta da due principali ragioni. La prima ha una natura politica, volta a evitare dibattiti relativi alla carenza di posizioni disponibili e all’ineguaglianza tra cattedre vuote e quelle effettivamente assegnate a docenti di ruolo. La seconda ragione è di carattere più pratico e si lega alla necessità di predisporre le basi per il primo concorso nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Concorso Straordinario ter 2023: i requisiti

Sarà richiesto ai candidati di rispettare uno dei seguenti requisiti:

  • Laurea di accesso alla classe di concorso e abilitazione;
  • Diploma per ITP e tre anni di servizio, negli ultimi cinque anni, nella scuola statale;
  • Laurea e 24 CFU, conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Per gli insegnanti di sostegno, inoltre, sarà richiesto il titolo di specializzazione.

Cosa studiare?

Nella procedura di concorso per la scuola secondaria, si delineano due fasi di valutazione: una prova scritta ed una orale.

La prova scritta si articola in:

  • 40 quesiti a risposta multipla, distinti per ciascuna classe di concorso. Questi quesiti mirano a valutare le competenze e le conoscenze del candidato nelle materie correlate alla classe di concorso. Per i posti di sostegno, invece, si focalizzeranno sulle metodologie didattiche applicabili a diverse tipologie di disabilità;
  • 5 quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese, valutando il livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue;
  • 5 quesiti a risposta multipla riguardanti le competenze digitali relative all’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali, mirando a migliorare la qualità dell’apprendimento.

I candidati che avranno superato la prova scritta con un punteggio di almeno 70/100 potranno accedere alla prova orale, che si struttura:

  • Per i posti comuni, la valutazione comprende la padronanza delle materie, la capacità di progettazione didattica efficace, anche con l’uso delle tecnologie, e la competenza nella comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo;
  • Per i posti di sostegno, la valutazione verte sulla competenza del candidato nel fornire supporto agli studenti con disabilità, comprendendo la progettazione di ambienti di apprendimento inclusivi e l’utilizzo didattico delle tecnologie. Anche qui, si valuta la competenza nella comprensione e conversazione in lingua inglese;
  • Per le classi di concorso A-24, A-25 e B-02, la prova orale sarà condotta nella lingua straniera oggetto di insegnamento.