Metalmeccanici, Aumento 123€ assorbito in Premi e AFAC: si può fare?

Metalmeccanici, riassorbito l’Aumento di 123,40€ sulle buste paga di giugno 2023 per alcuni lavoratori. Che significa assorbire un aumento? Le aziende possono farlo? Vediamo in caso che si è presentato ad una parte dei lavoratori del settore, nelle buste paga di giugno, di luglio, e a breve anche in quella di agosto.

Metalmeccanici, si possono assorbire gli Aumenti contrattuali?

Si possono assorbire gli aumenti previsti dal CCNL Metalmeccanici Industria?

Assorbire un aumento contrattuale significa sottrarre quell’importo da un elemento economico già presente in busta paga. Es. 100 euro di aumento da CCNL vengono sottratti, assorbiti, da un altro elemento economico (in genere un Superminimo) di importo pari a 150 euro. In questo modo il lavoratore riceve solo la differenza, cioè 50 euro. Annullando parzialmente gli effetti dell’aumento. Questa ‘pratica’ può essere più o meno legittima, a seconda dei casi.

Il CCNL Industria Metalmeccanica, firmato da Federmeccanica, Assistal e i sindacati FiomFimUilm stabilisce specifiche regole circa l’assorbimento dei Superminimi. Per i dettagli clicca qui.

Diversa è invece la situazione che si crea quando l’assorbimento dei nuovi aumenti contrattuali avviene su altri voci retributive, come ad esempio Premi di produzione o AFAC.

Metalmeccanici, Aumenti assorbiti da Premi o AFAC: si può fare?

In occasione dell’erogazione dell’aumento stabilito dall’accordo di giugno 2023 per i lavoratori metalmeccanici, 123,40€ al livello C3, molti lavoratori si sono visti sottrarre “altre partite stipendiali”.

E’ successo con i Superminimi individuali e abbiamo visto che ciò è corretto se il superminimo è erogato quale acconto su futuri aumenti. Ma è successo anche con AFAC e Premi aziendali.

Cosa sono gli AFAC? AFAC significa Acconto su Futuri Aumenti Contrattuali. Si tratta di elementi economici erogati dall’azienda alla pluralità dei lavoratori quale acconto, cioè anticipo sugli aumenti contrattuali che interverranno in futuro. Ad esempio, in attesa di rinnovo del CCNL scaduto l’azienda eroga 100€ a titolo di AFAC. L’AFAC può essere stabilito da un accordo sindacale oppure erogato unilateralmente dall’azienda. Questo elemento può essere riassorbito una volta che intervengono gli aumenti contrattuali. Ciò è accaduto in corrispondenza dell’erogazione dell’aumento di 123,40€ di sul Cedolino di giugno 2023.

Diverso è il caso dei Premi aziendali o i premi per obiettivi. La loro erogazione può essere frutto, anche qui, di un’accordo sindacale sui premi di risultato oppure conseguenza di una scelta unilaterale del datore. Il premio ha natura temporanea e non continuativa. Il premio viene erogato a chiusura di un periodo in cui l’azienda ritiene di aver raggiunto dei parametri di produttività (performance, presenze, ottimizzazione dei costi, ecc.).

E’ possibile riassorbire i premi di risultato in parallelo all’erogazione di un aumento contrattuale? La risposta è no. Si tratta di due elementi distinti, che hanno natura diversa. Ecco perchè non è corretto togliere il premio in erogazione in busta paga al lavoratore che nel frattempo ha diritto a ricevere anche l’aumento stabilito dal CCNL. Come accaduto in alcuni casi da giugno in avanti.