Il Bonus Meloni potrebbe essere applicato anche ai lavoratori con una retribuzione lorda superiore ai 35.000 euro.
E’ la novità degli ultimi giorni che emerge da fonti governative. A rivelarlo è il quotidiano Il Messaggero nell’edizione di sabato 2 settembre.
Il Bonus Meloni è un esonero contributivo che si applica sull’imponibile previdenziale a carico del lavoratore. L’effetto è una riduzione degli oneri a carico del prestatore di lavoro così da far salire la retribuzione netta fino a circa 150 euro:
Si applica sulle buste paga da luglio a dicembre 2023. Il Governo è a lavoro per prorogare la misura. Ma non è tutto. “A questo proposito – rivela Il Messaggero – c’è anche l’idea di aggiustare un difetto dell’attuale meccanismo. Per come è congegnato fa venir meno tutta l’agevolazione al superamento della soglia massima, provocando così paradossalmente una riduzione del reddito effettivo in caso di lieve superamento della retribuzione lorda”.
In altri termini nel caso di superamento mensile, quindi anche temporaneo della soglia di 2.692 euro, per effetto ad esempio di elementi economici come straordinari o arretrati in busta paga, il Bonus scompare. Insomma l’esonero decade completamente in caso di superamento della soglia reddituale massima. Ed è proprio su questo aspetto che intende intervenire il Governo, magari garantendo una sorta di “perequazione” che favorisca chi è stabilmente entro la soglia reddituale massima e si trova temporaneamente a superarla anche se di poco. La decisione potrebbe arrivare già con il Decreto Fiscale in approvazione il prossimo autunno.