Pensioni, alle donne €500 in meno

Pensioni, il XXII rapporto annuale INPS presentato presso la Sala della Regina di Montecitorio lo scorso 13 settembre ha messo in luce che il divario retributivo tra uomini e donne permane anche una volta fuori dal mondo del lavoro.

Un pensionato, infatti, al mese riscuote circa 500 euro in più rispetto a una pensionata. Vediamo meglio.

Pensioni, uomini e donne quanto prendono?

Dal XXII rapporto INPS emerge che al 31 dicembre 2022 i pensionati sono circa 16,1 milioni, di cui 7,8 milioni sono uomini (48%) e 8,3 milioni sono donne (52%).

L’importo lordo delle pensioni complessivamente erogate nel 2022 è di 321 miliardi di euro, così suddivisi:

  • 180 miliardi spesi per le pensioni degli uomini;
  • 141 miliardi spesi per le pensioni delle donne.

Ciò significa che nonostante le donne rappresentino il 52% del totale dei pensionati, le pensionate percepiscono il 44% dei redditi pensionistici. Il restante 56% va quindi nelle tasche degli uomini.

Per renderci meglio conto del divario tra gli assegni delle pensionate e quelli dei pensionati analizziamo la tabella 2.1 del report INPS:

Fonte: XXII rapporto annuale INPS

Analizzando i pensionati complessivi, vediamo come nel 2021 un uomo prendesse di pensione un importo medio mensile pari a 1.883,17 euro contro i 1.375,08 euro riscossi da una donna. In pratica, nel 2021 una pensionata prendeva in media 508,09 euro in meno rispetto a un pensionato.

La situazione non è migliorata nel 2022, anzi, si è leggermente aggravata. L’anno scorso, infatti, una pensionata ha preso in media 1.416,24 euro al mese, mentre un pensionato ha potuto contare su un assegno medio di 1.931,86 euro: 515,62 euro in più.

L’importo medio mensile dei redditi pensionistici percepiti dagli uomini è dunque superiore a quello delle donne di circa il 36%.