Nella prossima Legge di Bilancio il Governo punta tutto sugli aumenti degli stipendi, nonostante l’operazione costi circa 14 miliardi di euro. Un obiettivo che Palazzo Chigi ha ribadito più volte, giustificando così la mancanza delle risorse per altri interventi come quelli, tra gli altri, sulle pensioni.
Incrementare gli stipendi a qualsiasi costo. 14 miliardi di euro, per l’esattezza, che servono al Governo per raggiungere l’obiettivo attraverso due operazioni:
Il grosse delle risorse andrebbe impiegato nella prima misura, mentre per la seconda servirebbero poco meno di 2 miliardi di euro. Ne dà conferma il viceministro dell’Economia Maurizio Leo intervistato da Sky TG24:
‹‹Così facendo otteniamo il duplice risultato di dare più soldi in tasca agli italiani ma evitando appunto che vi sia una riduzione del flusso finanziario per effetto del meccanismo a 4 aliquote››.
Tra gli interventi da sacrificare per dare priorità gli aumenti di stipendio, oltre alle già nominate pensioni, c’è la detassazione delle tredicesime per i redditi bassi: ‹‹nel 2023 sarà complesso trovare le risorse›› ha ammesso il viceministro.