Assegno Unico 2023, ISEE fino a €16.215 garantisce 215 euro

Assegno Unico, se per ogni figlio si vuole ottenere un importo mensile più alto occorre che l’ISEE sia sotto i 16.215 euro. L’importo dell’assegno, infatti, aumenta se l’ISEE diminuisce e viceversa.

L’anno scorso la soglia per avere un assegno mensile più sostanzioso era fissata a 15 mila euro, quest’anno INPS l’ha rivista per via dell’inflazione. Ciò significa che sono aumentate le famiglie che possono accedere all’importo massimo. Se a marzo 2022, quando la prestazione è entrata in vigore, le famiglie con ISEE entro i 15 mila euro richiedenti l’Assegno Unico erano 2.231.897, grazie alla nuova soglia ISEE a marzo 2023 erano 2.365.052 le famiglie che hanno potuto beneficiare dell’assegno massimo.

Ma com’è formata la platea delle famiglie con ISEE sotto i 16.215 euro? E quanti sono i figli pagati in queste famiglie? Vediamo cosa dicono i dati dell’Osservatorio INPS sull’Assegno Unico aggiornati a luglio 2023.

Assegno Unico 2023, quanti sono i figli pagati?

Assegno Unico 2023, quanti sono i figli pagati? Prendiamo a esempio il mese di luglio 2023, quando a riscuotere l’Assegno Unico sono stati in totale 8 milioni e 817.532 figli.

Di questi, più di 4 milioni (per l’esattezza 4.112.546) appartengono a famiglie con un ISEE inferiore ai 16.215 euro: praticamente la metà. Per tali nuclei familiari, l’importo medio mensile per figlio è di 215 euro. Nel dettaglio, a luglio:

  • erano 894.310 i figli beneficiari di AU appartenenti a famiglie con ISEE fino a 5.405 euro;
  • erano 1.824.029 i figli beneficiari di AU appartenenti a famiglie con ISEE tra 5.406 e 10.810 euro;
  • erano 1.394.207 i figli beneficiari di AU appartenenti a famiglie con ISEE tra 10.811 e 16.215 euro.

A gennaio i figli beneficiari dell’Assegno Unico facenti parte di famiglie con ISEE inferiore a 5.405 euro erano più di 1 milione e da allora sono gradualmente diminuiti fino ad arrivare, appunto, ai quasi 900 mila di luglio. Ciò può essere dovuto o a un calo delle domande da parte delle famiglie meno abbienti oppure a un loro graduale arricchimento con conseguente aumento dell’ISEE.

In ogni caso, come detto, sono proprio le famiglie con ISEE fino a 16.215 euro a godere di un assegno mensile più ricco. È normale, visto che il valore dell’assegno aumenta con il diminuire dell’ISEE (e cala al suo aumentare). Vediamo di quanto.

Assegno Unico 2023, come cambia in base all’ISEE?

Il valore ISEE non condiziona l’accesso all’Assegno Unico: tutte le famiglie con figli fino a 21 anni o con figli disabili senza limiti di età ne hanno diritto, a prescindere dall’ISEE. Tuttavia l’ISEE stabilisce l’importo da riconoscere alle famiglie.

L’Osservatorio INPS ha stabilito 7 fasce ISEE:

  1. ISEE fino a 16.215 euro: importo medio mensile per figlio pari a 215 euro;
  2. ISEE tra 16.216 e 21.620 euro: importo medio mensile per figlio pari a 197 euro;
  3. ISEE tra 21.621 e 27.025 euro: importo medio mensile per figlio pari a 165 euro;
  4. ISEE tra 27.026 e 32.430 euro: importo medio mensile per figlio pari a 132 euro;
  5. ISEE tra 32.431 e 37.835 euro: importo medio mensile per figlio pari a 101 euro;
  6. ISEE tra 37.836 e 43.240 euro: importo medio mensile per figlio pari a 71 euro;
  7. ISEE superiore a 43.240 euro, difforme o non presentato: importo medio mensile per figlio pari a 54 euro.