Scuola, gli emolumenti del FIS arriveranno ad ottobre. Sembra essere oramai certezza. Ma perché il pagamento delle indennità e delle attività aggiuntive che fanno capo al FIS, Fondo per le Istituzioni Scolastiche, non arriva a settembre? Qual è il motivo?
Vediamo i dettagli nell’articolo, in un momento dove molti dipendenti della Scuola restano perplessi di questo ulteriore ritardo, nonostante una parte delle segreterie scolastiche abbia provveduto a caricare le competenze individuali sui NoiPA.
Il FIS per docenti e Ata arriverà nel mese di ottobre 2023. Ma si tratta di una scelta di NoiPA di non pagarlo a settembre? Non proprio. NoiPA ha aperto le linee con anticipo, offrendo già l’8 settembre alle segreterie scolastiche più tempo per caricare le richieste di erogazione del FIS. Molte segreterie hanno portato a termine l’attività. Molte altre, prese dalle incombenze di inizio anno scolastico (come il pagamento degli stipendi), hanno rinviato ai giorni successivi. Questa attività infatti potrà essere realizzata entro fine settembre.
Con le emissioni dei giorni scorsi NoiPA ha dimostrato di dare precedenza ai pagamenti della rata ordinaria ai supplenti e neo-immessi in ruolo docenti e Ata che da poco hanno preso servizio.
Poiché l’emissione è stata lunga, probabilmente si è optato per agevolare chi rischiava di rimanere senza stipendio (soprattutto il personale precario) rispetto ad erogare le competenze del FIS. Che sono comunque competenze aggiuntive rispetto all’attività ordinaria. Al momento non sembrano esserci spazio per ulteriori emissioni speciali. Ecco perché tutto sembra rinviato a ottobre. Ma nel frattempo una buona notizia è che nei giorni scorsi sono state sbloccate dalla Corte dei Conti anche le economie degli anni arretrati, per cui ottobre potrà essere un mese con novità positive.