Il Decreto Energia è arrivato in Consiglio dei Ministri e nonostante una dote da 1,5 miliardi di euro e numerose misure volte a difendere il potere d’acquisto delle famiglie ha riscosso numerose critiche da parte delle opposizioni e da una parte della stampa.
Tra queste, arriva in particolare quella de il manifesto che nell’edizione in edicola martedì 26 settembre, definisce i bonus varati da Meloni & C. come delle “mance” e titola così l’articolo di commento al provvedimento “Svuotare il mare dell’inflazione con bonus e mance a termine”.
«Un decreto che fa scena nel teatro del populismo economico». Il quotidiano il manifesto descrive così il decreto energia (che ora deve solo essere convertito in legge), che a suo dire «non risolve il problema del potere d’acquisto dei redditi bassi entro i 15 mila euro di Isee o 30mila con almeno 4 figli mangiati dall’inflazione».
Il miliardo e mezzo investito contro il caro energia non avrà un effetto calmierante, né sui prezzi del gas né sui prezzi dei carburanti. I bonus non basteranno se i prezzi dell’energia non si abbasseranno.
Poco efficace anche il bonus pensato contro la benzina: una «mancia caricata sulla card» scrive il quotidiano, riferendosi ai circa 77 euro che verranno caricati sulla Carta dedicata a te contro il caro carburanti.