Stellantis licenzia: motivi mai visti prima

Stellantis licenzia per motivazioni mai utilizzate in passato per troncare il rapporto di lavoro dei dipendenti del settore automobilistico in Italia.

E’ la notizia che sta scuotendo il mondo sindacale di questi giorni, che riporta al centro delle cronache delle l’azienda, ex Fiat, nata dalla fusione tra FCA (Fiat Chrisler Automobiles) e PSA. La notizia del licenziamento riguarda proprio lo storico stabilimento di Mirafiori (Torino) dove oggi si produce la nuova 500 elettrica e altre auto a marchio Maserati.

La notizia, riportata da numerosi siti che si occupano di cronaca locale, riguarda l’avvio della procedura di licenziamento di alcuni dipendenti metalmeccanici inquadrati come impiegati per scarso rendimento.

Stellantis licenzia per scarso rendimento

Il licenziamento operato da Stellantis riguarderebbe almeno 6 impiegati, che hanno ricevuto una lettera con le motivazioni che hanno portato a questa scelta. Si parla di mancata realizzazione degli obiettivi assegnati, scarsa qualità del lavoro svolto, mancanza di iniziativa e proattività. Insomma secondo l’azienda leader del settore automotive che in Italia ha numerosi siti produttivi, tra cui Melfi, Pomigliano, Termoli, Cassino, i lavoratori erano degli “scalda sedie”.

Per sostenere ciò l’azienda ha fatto delle attente valutazioni oggettive sul rendimento dei dipendenti, basata su dati e indicatori di performance.

I sindacati sono sul piede di guerra e hanno già chiesto un incontro urgente. Obiettivo: capire qualcosa dei più sui criteri di rendimento adottati e sulla possibilità di dare ai lavoratori una seconda chance, magari con corsi di formazione. Ma il timore è che l’azienda nasconda, dietro questa operazione, l’intenzione di avviare un graduale ridimensionamento dell’organico. Che ora camufferebbe con recesso per scarso rendimento. Potrebbero essere circa 800 infatti i lavoratori in esubero a Mirafiori, a causa delle contrazione della domanda delle auto elettriche.