Smart working prorogato fino al 31 dicembre anche per i dipendenti della pubblica amministrazione. Un passo che va verso la completa equiparazione dei lavoratori statali a quelli privati, commenta entusiasta il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.
Grazie al DL 48/2023, i lavoratori fragili o con figli under 14 del settore privato possono ricorrere allo smart working fino al 31 dicembre prossimo. I dipendenti pubblici, invece, solo fino al 30 settembre. Adesso anche per questi ultimi il termine è stato posticipato di tre mesi dal decreto varato dal Consiglio dei ministri.
I sindacati lo chiedevano da tempo e finalmente è arrivato: smart working fino al 31 dicembre anche per i dipendenti della pubblica amministrazione.
Potranno ricorrervi i dipendenti pubblici affetti da patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, secondo quanto previsto dai primi provvedimenti in materia, risalenti alla prima ondata di Covid.
Gli euro stanziati per questa misura sono 1,67 milioni.
‹‹La nuova disciplina prevede la sottoscrizione di accordi individuali tra singoli dipendenti e il dirigente responsabile, con l’indicazione degli obiettivi da raggiungere e dei risultati collegati›› ha fatto sapere ad Ansa il Ministro per la funzione pubblica Paolo Zangrillo, il quale non esclude la possibilità di una ulteriore proroga così da salvaguardare i soggetti più esposti a situazioni di rischio per la salute e sensibilizzare la dirigenza delle pubbliche amministrazioni al ricorso dello smart working anche derogando al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza, ove necessario.
Rassicurazioni a tal merito arrivano anche dalla Ministra del Lavoro Marina Calderone: ‹‹La norma sullo smart working rispondeva nel periodo del Covid a “una logica emergenziale”, ma in questo momento la situazione è differente. […] Stiamo però facendo delle valutazioni sui fragili che saranno oggetto di scelte nei prossimi giorni››.