Salario minimo legale, al Governo Meloni non è mai piaciuta come idea ma l’Opposizione non ha mai smesso di fare pressioni per introdurlo. Quante possibilità ci sono che il Governo prenda effettivamente in considerazione la misura?
A rivelarlo senza mezzi termini è il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon (Lega), intervistato da La Repubblica di lunedì 2 ottobre.
Il salario minimo legale dovrebbe attestarsi intorno ai 9 euro l’ora ma secondo Durigon una sua introduzione sarebbe controproducente. È lo stesso sottosegretario, infatti, ad azzerare ogni speranza e a proporre un’alternativa:
«Con noi il salario minimo non si farà. Non serve perché abbiamo il 94% dei lavoratori coperti dai contratti collettivi nazionali. E sarebbe devastante per il salario mediano, abbassandolo. Piuttosto mettiamo un limite temporale al rinnovo dei contratti: ce ne sono alcuni scaduti da 8 anni. E impediamo il dumping contrattuale».
In pratica, secondo il sottosegretario il rischio che si paventa è che molti lavoratori che oggi guadagnano più di 9 euro l’ora (come gli artigiani veneti che stanno sui 12 euro l’ora) vedrebbero ridursi lo stipendio. In pratica, non farebbero più fede alla paga oraria stabilita dai contratti collettivi (più alta) ma si affiderebbero a quella di legge.
Per questo, secondo Durigon l’alterativa al salario minimo legale sta nella contrattazione collettiva e, nel dettaglio, nel rinnovo di tutti i contratti scaduti: solo rinnovandoli, infatti, si può adeguare la paga al costo della vita attuale.