Bonus 150 euro, pensavamo di essercelo lasciato alle spalle e invece l’indennità anti-inflazione introdotta dall’ex Governo Draghi fa il suo ritorno nell’agenda dei pagamenti INPS.
Un pagamento che potremmo definire straordinario visto che arriva quando i legittimi beneficiari ormai non se lo aspettavano più. Beneficiari in attesa che appartengono a due categorie in particolare.
Il Bonus 150 euro una tantum è stato introdotto nel settembre 2022 dal Decreto Aiuti ter per far fronte all’impennata dell’inflazione e ha fatto seguito al precedente Bonus 200 euro, introdotto con il medesimo scopo a maggio dello stesso anno.
In linea generale ne hanno beneficiato tutti: pensionati, incaricati di vendite a domicilio, dottorandi, lavoratori dipendenti, autonomi, co.co.co., a termine, stagionali, occasionali, domestici, dello spettacolo, della scuola, ma anche i percettori di Reddito di Cittadinanza, NASpI, DIS-COLL e disoccupazione agricola. La condizione per accedervi era avere un reddito inferiore ai 20 mila euro.
I pagamenti si sono concentrati tra novembre 2022 e febbraio 2023, anche se qualcuno ha riscosso pure più tardi. Altri ancora non lo hanno ricevuto, pur avendone diritto. Tra coloro che lo hanno ricevuto in automatico da INPS (quindi senza bisogno di presentare domanda) ci sono i percettori di indennità di disoccupazione agricola e NASpI. Per questi, l’accredito era previsto a partire da febbraio 2023.
Ed è proprio per loro la bella notizia dell’ultima ora: INPS ha disposto dei nuovi pagamenti del Bonus 150 euro per la giornata di oggi 3 ottobre. Ecco la conferma della disposizione di pagamento con “valuta 3/10/2023″.
Con un messaggio personale, l’Istituto Previdenziale ha notificato il pagamento ai percettori di NASpI e disoccupazione agricola che finora non avevano ricevuto il bonus 150 euro anti-inflazione. Essendo il bonus una tantum, questo spetta una volta sola: nessuno lo riceve due volte.
Attenzione. Non è detto che tutti quelli ancora in attesa lo ricevano oggi. Tuttavia, ciò dimostra che INPS ha ripreso in mano le pratiche rimaste in sospeso e non liquidate e che quindi nuovi pagamenti potrebbero essere disposti nei prossimi giorni.