Reddito di Cittadinanza, fino al 31 ottobre prossimo gli attuali percettori del sussidio possono sperare di mantenere RdC per tutto l’anno.
La riforma del Reddito di Cittadinanza voluta dal Governo Meloni ha previsto la cancellazione del sussidio dopo 7 mensilità fruite nel 2023 per le famiglie formate da soli soggetti occupabili (quindi tra i 18 e i 59 anni). Solo i nuclei familiari con soggetti disabili, over 60, minorenni o presi in carico dai servizi sociali riscuoteranno RdC fino a dicembre 2023.
C’è un modo però per mantenere RdC per tutto l’anno pur non avendo in famiglia uno dei soggetti sopra detti. Vediamo come.
Farsi prendere in carico dai servizi sociali garantisce la fruizione del Reddito di Cittadinanza per più di 7 mesi nel 2023, anche se comunque non oltre dicembre. La novità arriva dal Decreto Lavoro: la precedente Legge di Bilancio, infatti, non aveva inserito tale categoria tra gli inoccupabili.
Attenzione però, perché la presa in carico deve avvenire entro una certa scadenza. A specificarla è lo stesso decreto, comma 5, articolo 13:
‹‹Nelle ipotesi di cui al secondo periodo, ai fini del prosieguo della percezione del Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, i servizi sociali, entro il suddetto termine di sette mesi e comunque non oltre il 31 ottobre 2023, comunicano all’INPS tramite la piattaforma GePI l’avvenuta presa in carico. Decorso tale termine in assenza della suddetta comunicazione, l’erogazione è sospesa e può essere riattivata, ricomprendendo le mensilità sospese, solo in esito all’avvenuta comunicazione, fermo restando il termine del 31 ottobre 2023.»
La presa in carico deve avvenire prima della scadenza dei 7 mesi, prima quindi che il percettore termini il Reddito di Cittadinanza, e comunque entro il 31 ottobre. Pertanto, essere presi in carico dai servizi sociali a novembre non garantirà il mantenimento del RdC fino a dicembre 2023, ma servirà solo ad accedere all’Assegno di Inclusione da 500 euro in vigore dal prossimo gennaio.
Sempre entro il 31 ottobre i servizi sociali devono comunicare all’INPS l’avvenuta presa in carico del beneficiario. Se tale comunicazione non verrà effettuata ma la presa in carico sarà antecedente a questa data, una volta che i servizi sociali avranno provveduto a mettersi in regola INPS pagherà le mensilità di RdC precedentemente sospese.