Rimborso 730/2023, i contribuenti che hanno trasmesso la dichiarazione dei redditi e hanno indicato il sostituto d’imposta, possono vedersi negato il conguaglio del credito fiscale.
Quando il sostituto d’imposta nega il rimborso del credito fiscale derivante dal modello 730/2023? cosa bisogna fare?
Se il sostituto d’imposta indicato nel 730/2023, comunica all’Agenzia delle Entrate un avviso di diniego nell’effettuare le operazioni di conguaglio fiscale tra cui il pagamento del rimborso, il contribuente riceverà dall’Agenzia una mail con un invito ad accedere all’ultima dichiarazione presentata per visualizzare una comunicazioni importante.
La stessa comunicazione è data al contribuente mediante avviso nella sua area riservata.
Il diniego del sostituto si verifica quando, dopo la presentazione del 730, il contribuente ha un nuovo sostituto d’imposta oppure nessuno.
Vediamo quali sono le azioni da compiere nel caso in cui sono cambiati i dati del sostituto d’imposta e cosa fare per non perdere il rimborso fiscale.
In caso di diniego del modello 730/2023 da parte del sostituto perché quest’ultimo è cambiato, si può procedere inviando il modello 730 integrativo di “tipo 2”, pertanto è possibile:
Si può trasmettere il modello 730 integrativo di “tipo 2” mediante l’applicazione precompilata entro il 10 novembre 2023, superata la data, il contribuente può inviare il modello Redditi.
Se il contribuente oltre ai dati del sostituto d’imposta deve completare o correggere la dichiarazione, non può presentare il 730 integrativo di “tipo 2” ma inviare il modello “Redditi aggiuntivo/correttivo” oppure “Redditi integrativo”.